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La cultura della gestione energetica
“In primo luogo - sostiene Emanuela Putoto - si deve creare e diffondere la cultura della gestione dell’energia, sia con l’imposizione di divieti e prescrizioni tecniche ma anche con un sistema di stimoli e incentivi economici che coinvolgano e indirizzino aziende e singoli cittadini a scelte consapevoli per il risparmio energetico e la conseguente riduzione delle emissioni. L’obiettivo principale dovrebbe essere quello di migliorare la performance energetica di ogni singolo edificio, favorendo l’installazione di impianti ad energia rinnovabile quali la geotermia, il solare termico o fotovoltaico, la biomassa. Altre tecnologie che dovrebbero trovare considerevole sviluppo sono il teleriscaldamento ovvero la produzione e distribuzione anche a notevole distanza di energia termica che può essere fornita anche a utenze indipendenti, e la co-trigenerazione ovvero la produzione contemporanea di energia elettrica, termica e frigorifera”. “I divieti non hanno mai dissuaso nessuno in nessun campo: se si vogliono ottenere dei risultati tangibili, sono necessari degli incentivi da mettere a disposizione dell’utente, facendo leva sul guadagno immediato e nel tempo sulla installazione ed utilizzo delle risorse rinnovabili”, rilancia Trabalzini.

Seminario internazionale, X Edizione, 19-20 Novembre, Reggio Calabria
Articolo da: Donna, Economia & Potere, 2009 pag.56-59
 
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